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Un semaforo per la riapertura dei negozi in Veneto, ecco la proposta

Nelle ultime settimane la Fase 2 è sulla bocca di tutti e iniziano ad evidenziarsi le possibili modalità per la riapertura in Veneto di negozi e imprese. Se ha fatto scalpore la proposta di creare dei “muri” di plexiglass fra gli ombrelloni delle spiagge, cosa dire del semaforo comportamentale? Si tratta di un semaforo chiamato Safety Pois da utilizzare specificatamente all’interno di locali come negozi per regolare l’accesso e le distanze.

Come funziona il semaforo comportamentale per la riapertura dei negozi

Safety Pois è stato brevettato in Italia e funziona tramite dei segnali sul pavimento che guidano gli utenti con percorsi da seguire ed eventualmente fermarsi per attendere il proprio turno. Il percorso è costituito da linee e pois, ma solamente una persona alla volta può sostare su un pois.

Il semaforo comportamentale sarà quindi un tracciato sul pavimento con dei punti di segnalazione costituiti da pois con un diametro di 50 cm di tre diversi colori. I pallini andranno così a creare delle griglie distanziatrici, che garantiscono la messa in sicurezza del negozio. I colori dei pois sono proprio gli stessi dei semafori: verge, giallo, rosso. Perciò è facilmente intuibile quando il colore consente di procedere e quando invece richiede uno stop.

Dove acquistare il semaforo comportamentale?

Il Safety Pois permette alle aziende e ai negozi di trovare una soluzione semplice per implementare il distanziamento sociale all’interno delle proprie strutture. Il semaforo comportamentale è una soluzione analogica che permette alle persone di regolare la distanza nelle azioni quotidiane e presto potrebbe essere adottato in tutti i negozi per la riapertura con la Fase 2.

Il Safety Pois è facilmente acquistabile online tramite l’apposito sito web, con esso è possibile acquistare anche ulteriori servizi utili per la riapertura post emergenza Coronavirus. Sono moltissime ora le misure prese in considerazione per garantire il rientro a lavoro in sicurezza. Molte aziende si stanno muovendo con i cosiddetti Rapid Test, degli esami estremamente celeri che consentono di individuare la presenza del virus, ma ancora non è certo se verrà imposto l’obbligo dell’esecuzione del test per il rientro a lavoro dei dipendenti.