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Luca Zaia fa infuriare l’UE con la proposta di acquisto in autonomia di vaccini

Pare proprio che Luca Zaia abbia fatto infuriare l’UE. Come? Attraverso la sua volontà di entrare nel mercato dei vaccini contro il Covid-19 per acquistare dosi in autonomia e garantire a tutti gli abitanti della sua Regione la possibilità di vaccinarsi quanto prima. Pensando alla ripartenza del Veneto e dunque alla ripresa economica delle proprie imprese, Zaia ha messo in piedi un progetto per arrivare ad avere aeree Covid free. Conferenza stampa dopo conferenza stampa il Governatore ha annunciato a tutti i suoi desideri senza nascondere di essere pronto a operare su più fronti.

Se la ripartenza in sicurezza può avvenire solo attraverso la vaccinazione di un numero sempre maggiore di popolazione, è bene poter vaccinare tutti quanto prima. Per farlo occorrono molte dosi di vaccino oltre a quelle erogate dallo Stato. Questo è stato il pensiero di Luca Zaia. Fin dal primo momento il Governatore ha palesato il suo piano per poter acquistare dosi di vaccino in autonomia. La voce è giunta ai piani alti dell’UE e ciò non è affatto piaciuto.

La rabbia dell’Unione Europea

Il piano di Zaia non rientra, a quanto pare, nelle strategie messe in campo dall’Unione Europea e negli accordi già presi.

Dura è stata la risposta della portavoce della Commissione Ue per la Salute Stefan de Keersmaecker. La base della nostra strategia è di lavorare insieme, non avere negoziati paralleli sui vaccini, che metterebbero in difficoltà la nostra strategia comune. E gli Stati membri sono d’accordo su questo.”

Keersmaecker ha poi aggiunto, in maniera piccata: “A seguito della procedura congiunta abbiamo ordinato 2,3 miliardi di dosi, 1,2 miliardi da aziende già autorizzate dall’Ema. Sono convinto che la nostra strategia permetterà agli Stati membri di ricevere le dosi per le loro compagnie di vaccinazione e non hanno bisogno di negoziati paralleli che sono contrari giuridicamente e politicamente alla nostra strategia dei vaccini”.

Eppure il piano del Governatore del Veneto pare non subire, per ora, alcuna battuta d’arresto.

L’asse Zaia, Bonaccini e Fedriga

Nonostante la rabbia dell’Unione Europea si sta portando avanti in questi giorni la creazione di un asse pronto a unire Veneto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia. Zaia, Bonaccini e Fedriga vorrebbero cioè unire le forze per provare ad acquistare autonomamente altre dosi di vaccino per i residenti nelle rispettive Regioni.

A spiegare l’importanza di questo accordo con gli altri Governatori è stato lo stesso Zaia. “Semmai si concretizzasse la possibilità di acquisto in autonomia, la quantità potrebbe interessare due o tre regioni”. Servirebbero più realtà per poter comperare la quantità minima obbligatoria stabilita per la vendita essendo quest’ultima di una certa entità e importanza.

Zaia ha poi aggiunto “C’è un nuovo scenario, c’è una quota di vaccini in mano a intermediari a livello mondiale, professionisti e non faccendieri. Se è vero così, e se il camion si carica alla fabbrica, la cosa si fa interessante”.

I tre Governatori devono aver già dibattuto a lungo fra loro. Secondo alcune fonti, infatti, Stefano Bonaccini potrebbe aver parlato dell’asse con Zaia durante l’incontro con il premier incaricato Mario Draghi.

La ricerca sul mercato continua: proposte da Russia e Cina

Nelle recenti interviste con la stampa, infine, il Governatore del Veneto ha anche annunciato che dopo l’entrata sul mercato della Regione, sono sopraggiunte proposte anche da Russia e Cina. Si attende però l’approvazione da parte dell’Ema. Non c’è nessuna volontà di mettere in circolazione vaccini non approvati e trasgredire le regole.

Tutto avverrà in totale trasparenza e secondo le norme previste. Oltre a questo c’è un continuo aggiornamento delle possibili mosse al Ministro della Salute. Insomma il Veneto dialoga con le Istituzioni governative. In quest’ottica sarebbe da vedere anche il dialogo inerente l’asse fra Regioni di Bonaccini con Draghi.

Zaia ha dimostrato di voler continuare a perseguire il proprio intento. Nessun problema per le parole dell’Ue. Il Governatore è concentrato solamente a fare di tutto per i propri cittadini. Questa la risposta ai detrattori. “L’acquisto dei vaccini da parte del Veneto è una fuga in avanti? Non ho parole. Siamo senza vaccini e abbiamo cittadini veneti disperati. A me sembra assurdo che si dica che è una fuga in avanti, è una posizione che non ha nessun senso: io ho il dovere di seguire tutte le strade possibili per avere i vaccini per i veneti e farò di tutto come in passato è stato per le mascherine, i tamponi, i test rapidi”.