Chat with us, powered by LiveChat

Bando ristori 2021 Veneto: come e quando fare domanda?

È giunto, finalmente, l’attesissimo bando ristori 2021 del Veneto. Si tratta di un bando regionale per la concessione di ristori ad alcune specifiche categorie economiche ora in crisi a causa delle restrizioni per l’emergenza Covid-19. Tale misura è stata richiesta a gran voce nei mesi scorsi per poter dare sollievo alle imprese messe in ginocchio dalla pandemia.

Roberto Marcato, assessore allo sviluppo economico, durante la presentazione di questa importante misura a sostegno delle realtà imprenditoriali venete ha voluto sottolineare l’impegno che la Regione si è assunta.  “Questa è la nostra risposta alla richiesta di aiuto dei settori più in difficoltà, per aiutare le categorie che sono state messe in ginocchio, dalla seconda ondata del Covid-19 e che rischiano di non risollevarsi”.

L’assessore ha poi aggiunto: “Ci sono imprese, che non aprono da un anno e non possiamo permetterci di perderle. La Regione Veneto c’è, sostiene i propri imprenditori e farà il possibile per rilanciare l’economia, anche nei settori, in maggiore sofferenza”. Insomma la ripartenza del Veneto passa anche attraverso questo bando. L’economia è in sofferenza a causa dei continui stop, ma con gli aiuti giusti i settori produttivi possono riaccendere i motori e tornare sul mercato.

Quando scade il bando? Chi può accedere ai fondi e come deve essere fatta domanda? Ecco tutte le informazioni utili agli aventi diritto.

Bando ristori 2021: risorse e scadenze

A realizzare il bando ristori 2021 è stata la Giunta regionale del Veneto attraverso la Deliberazione n. 1799 del 22 dicembre 2020 (BUR n. 206 del 31 dicembre 2020). Con questo atto è stato oltretutto deliberato un accordo di collaborazione con Unioncamere Veneto.

Le risorse messe a disposizione delle imprese sono pari a 18.365.921,05. Tale cifra è stata raggiunta nel seguente modo: 17.365.921,05 euro stanziati dalla Regione e 1.000.000 euro da Unioncamere. Hanno partecipato le Camere di commercio di: Padova, Treviso-Belluno, Venezia-Rovigo, Verona e Vicenza.

Per la compilazione e la presentazione della domanda i termini sono ben specifici. Ogni imprenditore delle aziende che rientrano nel codice ATECO previsto potrà far domanda dalle ore 10.00 del giorno 10 febbraio 2021, fino alle ore 17.00 del giorno 3 marzo 2021.

Chi può accedere?

Sono comprese nel bando quelle aziende iscritte al registro delle imprese attive e aventi una sede legale o operativa in Veneto.

Nello specifico, secondo i codici Ateco indicati nel bando, rientrano nella categoria di coloro che possono accedere ai ristori diverse imprese che fanno capo a settori specifici. Quali?

  • eventi (compresi congressi, matrimoni, cerimonie varie);
  • fieristi ovvero ambulanti con posteggi in aree di eventi, stadi;
  • trasporti persone;
  • sport, intrattenimento, parchi divertimento e tematici (sono incluse le attività dello spettacolo viaggiante);
  • attività culturali e spettacolo;
  • commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, libri e articoli di cartoleria;
  • esercizi all’interno di centri o parchi commerciali la cui attività è stata totalmente sospesa per effetto del DPCM 24 ottobre 2020 e successivi o delle successive ordinanze del Presidente della Giunta regionale del Veneto.

Tutte le domande presentate verranno prese in esame fino ad esaurimento fondi. La Regione ha voluto specificare che non si vi sarà alcun click day per accaparrarsi per prima i fondi. Le domande non verranno infatti accolte in ordine cronologico. Sarà invece importante rispettare tutti i requisiti richiesti. Uno di questi è proprio quello di essere in regola dal punto di vista contributivo.

Oltre a questo è stato assicurato che le risorse messe a disposizione dalla Regione e da Unioncamere verranno distribuite equamente. Sarà il numero di domande presentate e quelli degli aventi diritto a stabilire la ripartizione del denaro.

Come presentare la domanda

Ogni impresa dovrà inviare la domanda esclusivamente per via telematica sul sito Restart.Infocamere.it. Per accedere al portale occorre lo SPID ovvero l’identità digitale del titolare dell’impresa o del legale rappresentante della stessa. Oggigiorno è quasi impossibile non possedere lo SPID.

Si tratta di un username, che solitamente coincide con l’indirizzo mail prescelgo, e di una password  con cui si può accedere a diversi siti. Lo SPID garantisce la possibilità di entrare sul sito INPS o su quello dell’Agenzia delle Entrate, ma anche su quello dell’ASL per il proprio fascicolo sanitario elettronico. Vi sono oltretutto vari operatori che offrono questo servizio. Basta compilare una domanda con i propri dati anagrafici. L’attivazione è quasi immediata.  Si può dunque richiedere lo SPID per poter accedere al portale anche durante il lasso di tempo in cui il bando è aperto senza dover attendere per forza a lungo per poterlo avere rischiando così, poi, di non essere più in tempo per poterlo utilizzare.

Se non si possiede lo SPID, ma si ha una Carta Nazionale dei Servizi – Tessera sanitaria ed un lettore di smartcard, si può accedere al sito grazie all’utilizzo di quest’ultima e del pin associato alla tessera.

Una volta eseguito l’accesso, durante la compilazione della domanda, si può chiedere assistenza. Il portale offre un servizio molto utile agli imprenditori aiutando passo dopo passo nella compilazione della domanda. In questo modo tutti potranno avere la possibilità concreta di accedere ai fondi.

Foto di moerschy da Pixabay