- 15 Aprile 2020
- Posted by: Mara B.
- Categoria: Blog

L’emergenza Coronavirus ha dato numerosi imput per la riapertura in Veneto con la Fase 2: c’è chi fa rete unendosi con le consegne a domicilio e chi si unisce con una rete digitale! Sono moltissimi i progetti che stanno nascendo per aiutare gratuitamente le imprese a farsi conoscere anche tramite i social media.
Una di queste nuove incredibili iniziative viene da Confagricoltura Treviso per salvare le aziende del territorio dai blocchi del lockdown. Con oltre 2000 imprese socie, Confagricoltura ha deciso di dare un sostegno concreto alla rete di imprese venete che ne fanno parte.
I social media a servizio delle nuove reti di imprese
Inizialmente ha preso vita la proposta “Li coltiviamo, li raccogliamo, li portiamo a casa tua” con cui le aziende agricole socie di Confagricoltura hanno potuto comodamente consegnare a domicilio dei clienti i propri prodotti. Ora entrano in gioco i social media. Nel 2019 è stato stimato che gli italiani abbiano passato in media ogni giorno circa 6 ore e 4 minuti su queste piattaforme. Un dato che ormai non passa più in sordina, specialmente ai tempi del Covid-19 in cui questo tempo è aumentato esponenzialmente.
Confagricoltura ha quindi stretto un accordo con la sezione regionale di AIS (Associazione Italiana Sommelier) e con Onaf Treviso (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi). Grazie a questo accordo le aziende aderenti potranno fornire a assaggiatori e chef i propri prodotti e questi creeranno delle video desustazioni da pubblicare sui canali social come Facebook, Instagram e Linkedin.
L’iniziativa nata dalla crisi è innovativa
Giangiacomo Gallarati Sotti Bonaldi, Presidente di Confagricoltura Treviso ha spiegato l’iniziativa per la riapertura in Veneto nata alle soglie della Fase 2: “In una situazione di così grande emergenza, come associazione che rappresenta una delle filiere di maggior importanza del territorio. Abbiamo il dovere di fare quanto in nostro potere per garantire alle oltre 2000 aziende associate la maggior visibilità possibile. Non dimentichiamoci che la grande maggioranza delle aziende del settore è in grande crisi, con fatturati gravemente colpiti dal lockdown. Proprio per questo vanno trovate nuove soluzioni per aiutare loro a uscire da questa situazione. Dopo la consegna a domicilio, abbiamo voluto sfruttare al massimo le potenzialità dei social network per dare vita ad una iniziativa che non abbia solo risvolti prettamente economici, ma anche culturali. Il racconto della terra, del raccolto, della vendemmia sono un patrimonio che può aiutare le realtà agricole del territorio a ripartire.”