- 21 Aprile 2020
- Posted by: Mara B.
- Categoria: Blog

Immuni è l’app di riferimento per il tracciamento dell’evoluzione del Coronavirus durante la Fase 2. Un’app “gratuita per chi ha lo smartphone, ma da scaricare obbligatoriamente”, secondo Luca Zaia. La Regione Veneto ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione dell’app Immuni, come riporta il Corriere del Veneto. I fondatori veneti di Bending Spoons, la software house milanese che ha dato vita all’app sono Luca Ferrari, 35 anni di Verona, Francesco Patarnello, 35 di Padova e Matteo Danieli, 36 di Vicenza.
L’app Immuni sarà obbligatoria? Possibili problemi per la privacy
Il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, parla dell’app Immuni. Si tratta di un’applicazione per smartphone che sta facendo molto discutere in questi giorni. Sono in molti infatti a non accettare l’eventuale compromissione della propria privacy in quanto l’app prevede un tracciamento degli spostamenti continuo.
A tal proposito Zaia ha confermato la necessità di introdurre questa app anche nella Regione Veneto per la Fase 2: “È il modello coreano, ed è esattamente quello che vogliamo, ma è ovvio che se uno non tiene l’app accesa non può funzionare”. Perciò l’uso dell’app sarà “volontario ma fino ad un certo punto, dovremmo renderla obbligatoria altrimenti non funziona. Dopodiché è ovvio che i dati dei movimenti non li avrà nessuno, sono tutti codici alfanumerici”.
Cosa succede se non si scarica l’app Immuni nella Fase 2?
Zaia precisa che la diffusione dell’applicazione sarà il prossimo passaggio, ma se non ci sarà un’adesione di almeno il 60% degli italiani in modo volontario non si avranno risultati. Perciò per poter riaprire in sicurezza sarà necessario rendere Immuni obbligatoria anche sul territorio della Regione Veneto. Zaia precisa: “Secondo me per chi ha un telefonino deve essere obbligatorio scaricarla” e aggiunge “Potrebbe essere che quando ti fermano per strada ti dicano “Mi faccia vedere il telefonino””.
Federica Zanella, componente della Commissione Telecomunicazioni della Camera, è in prima linea per l’opposizione ad Immuni: “Da giorni si dice che l’app Immuni rivestirà quei caratteri di volontarietà richiesti da chiunque abbia a cuore la privacy dei cittadini. Oggi si scopre che pur di farla scaricare almeno al 60% degli italiani, cosicché possa essere efficace, potrebbe essere resa obbligatoria. Ovvero per chi non la sceglierà ci potrebbero essere forme di limitazione alla mobilità”. Chi non dovesse avere la possibilità di scaricare Immuni potrebbe avere delle restrizioni negli spostamenti, questa la prima nota dolente che a molti fa storcere il naso. La seconda sta nella possibile violazione della privacy: con Immuni gli spostamenti sarebbero sempre tracciati.